Hikikomori, ovvero la vita in una stanza. La vita trascorre in una stanza, dove le…
Come uscire dalla gabbia dei propri vuoti e spiccare il volo
Cosa succede quando ci sentiamo tristi? Quando facciamo i conti con il vuoto, la mancanza e la perdita? Come uscire dalla gabbia dei propri vuoti e spiccare il volo?
Ci sono giorni, che possono diventare settimane e poi mesi, nei quali un senso di tristezza e di insoddisfazione prendono sempre più spazio nella tua vita, si insinuano lentamente e ti ritrovi con un grande vuoto nella pancia. Hai provato a riempirlo, chiuderlo, cancellarlo…tutto pur di far scomparire quel vuoto.
Invece quel vuoto diventava sempre più grande.
Un giorno hai pensato che forse era necessario cercare qualcosa che si adattasse a fungere come un tappo a questo vuoto. C’erano i “tappi” apparentemente buoni come gli affetti, storie d’amore o di amicizia, quelli ingannevoli e alcuni molto pericolosi come le dipendenze, ad esempio dal cibo.
Ma nessuna soluzione sembrava portare al “tappo” giusto per quel vuoto.
Hai smesso di cercare di colmare questo vuoto e ti sei sentito sempre più triste, hai pianto, urlato e sei stato anche in silenzio. Proprio in quel silenzio, ti è sembrato di riconoscere una voce: “Smetti di cercare fuori, cerca dentro di te!”
Ma come fare? Quel silenzio fa paura, è carico di incertezze, confusione, malinconia. Eppure, a volte si legge in qualche libro che da quel silenzio, se ti dai la possibilità di chiedere aiuto, di entrarci dentro, guardarlo, cercarne il senso e i significati, possono cominciare a uscire colori, melodie e modi che ti permettono di sentirti più in sintonia con te stesso, con glia altri e con le tue emozioni.
E così puoi darti la possibilità di avvicinarti al sentimento di tristezza e di insoddisfazione con occhi nuovi. Il vuoto può diventare sempre più piccolo senza scomparire, in modo da poterti fare sempre tornare in quell’universo pieno di scoperte che è osservare dentro te stesso.
Non bisogna scappare dai vuoti ma bisogna esplorarli per capire cosa c’è dentro e solo così puoi imparare a conoscerli e conviverci, fino a dare nuovi significati a quello che senti e a costruire nuove prospettive.
Trovare forza e coraggio per accettare e convivere con i nostri vuoti interiori ci permette di trasformare le ferite in punti di forza.
Le ferite possono richiudersi e le cicatrici che restano ci rendono unici. Il dolore può lasciare spazio alla creatività.
Da quei vuoti puoi fare emergere suoni, emozioni, idee, amici, puoi fare emergere la tua nuova vita.
Come procedere
Se senti di avere necessità di una Consulenza in ambito Individuale, piuttosto che di Coppia o Familiare, puoi fissare un appuntamento contattando i numeri 06 92599639 o 388 8242645, o puoi scrivere all’indirizzo e-mail info@massimocanu.it
In caso di impossibilità a poter raggiungere lo Studio, in Roma, potrai fare altrettanta richiesta per una prestazione On-Line, avvalendoti della piattaforma web appositamente realizzata. E’ intuitiva, rapida e sicura.
A conclusione di tale fase consulenziale, sia in Presenza che On-Line, sarà definito quanto emerso nel corso del lavoro e, eventualmente, saranno focalizzati gli obiettivi per l’avvio di una Psicoterapia, la quale potrà essere Individuale, di Coppia o Familiare.
Chiedere aiuto è un segno di forza e, soddisfare i tuoi bisogni psicologici, equivale a compiere il più importante atto d’amore che possa fare verso la tua persona, ancor prima che per coloro che condividono la loro vita con te.